La gricia, chiamata anche "amatriciana bianca", è un primo cremoso tipico della tradizione gastronomica laziale e romana, una ricetta semplice negli ingredienti, ma ricca di sapore, considerata l'antenata povera dell'amatriciana. Entrambi questi piatti condividono l'utilizzo del guanciale e del pecorino romano, mentre la differenza principale sta nella presenza del pepe e nella mancanza del sugo di pomodoro: l'origine della gricia sarebbe infatti antecedente all'importazione dell'ortaggio in Europa.Si dice che il suo nome derivi da gricio, termine con cui nel Quattrocento venivano chiamati a Roma i panettieri provenienti dalle regioni tedesche del Reno e dal Cantone dei Grigioni, nella Svizzera orientale.
Dal procedimento molto veloce, può essere anche definita una cacio e pepe meno speziata e con il guanciale, oppure una carbonara senza uova. Trattandosi dunque di una pietanza molto antica, sono molte le variazioni sul tema che si possono incontrare ma, in ogni caso, ciò da cui non si può mai prescindere è la presenza del guanciale, insostituibile con la pancetta.
Si tratta di una portata espressa, da realizzare in pochi minuti e passaggi con i consigli del nostro chef Ghedini, la cui riuscita dipende unicamente dalla qualità delle materie prime utilizzate e dal rispetto di alcuni piccoli accorgimenti: tra tutti quello di aggiungere il pecorino lontano dai fornelli, per evitare che con il calore possa rapprendersi, compromettendo così il buon esito finale, e di versare poi un goccino di acqua di cottura della pasta in fase di mantecatura, per creare una cremina golosa e avvolgente.
Scopri come preparare la gricia seguendo passo passo le spiegazioni e i preziosi consigli di Michele Ghedini. Se ti è piaciuta questa ricetta, prova anche le penne all'arrabbiata e la pasta alla zozzona, oppure cimentati con gli gnocchi alla romana.
Ingredienti
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