Quando si avvicina il mese di marzo, tradizione vuole che si preparino le zeppole. Proprio il 19 marzo, per la festa di S. Giuseppe, poi diventato anche il giorno della festa del papà , non possono mancare le zeppole di San Giuseppe al forno. Deliziose, leggere e morbide, con una cupoletta di crema pasticcera, sormontata da amarene sciroppate, come "ciliegina sulla torta" finale... o meglio..."amarena sulla zeppola".Cuocete nel forno già caldo a 220° per 10 minuti, quindi portate la temperatura a 180° e proseguite la cottura per circa 30-35 minuti. Sfornate e fate raffreddare di una griglia per dolci. Trasferite la crema pasticciera all’interno di una sac à poche con punta a stella e distribuitela sulle zeppole, che avrete spolverizzato di zucchero a velo. Completate guarnendo con le amarene.Quando otterrete un composto lucido, liscio e colloso, che scende a nastro, riempite una tasca da pasticciere munita di bocchetta a stella da 15 mm. Su una teglia rivestita di carta da forno formate delle corone, distanziandole opportunamente perché in cottura cresceranno e si gonfieranno.Ponete nuovamente la pentola sul fuoco e cuocete mescolando continuamente con un cucchiaio di legno per far asciugare il composto. Quando sul fondo della casseruola comparirà un leggero velo bianco e la pasta incomincerà a sfrigolare, staccandosi dalle pareti, sarà giunta a cottura. Fate intiepidire. Trasferite il tutto in planetaria (oppure utilizzando uno sbattitore elettrico) con il gancio a foglia e incorporate le uova, uno alla volta, aspettando che il primo sia stato ben incorporato prima di aggiungere il secondo (è consigliabile sbatterle preventivamente in un piattino a parte in modo da utilizzarne la quantità giusta in base alla consistenza dell’impasto).Per preparare le zeppole di San Giuseppe al forno per prima cosa dedicatevi alla pasta choux: in una casseruola portate a bollore l’acqua, il burro e il sale. Fuori dal fuoco unite la farina setacciata tutta in una volta e mescolate con una frusta.Le zeppole di San Giuseppe al forno sono la variante più leggera delle classiche zeppole fritte, in entrambi i casi si tratta di dolci di pasta choux, che si preparano tipicamente per 19 marzo, giorno dedicato alla festa del papà e San Giuseppe, protettore dei falegnami, ma anche dei friggitori, che nel giorno del loro patrono, a Napoli, preparano da tempo immemore le deliziose frittelle.
L'origine della zeppola è molto antica, sicuramente il primo ad aver trascritto la ricetta delle zeppole di San Giuseppe è stato il napoletano Ippolito Cavalcanti, duca di Buonvicino, nel suo libro "Cucina teorico pratica" nel 1837.La pasta delle zeppole è una leggera pasta choux, più ricca di burro e uova nelle zeppole al forno, rispetto alle zeppole fritte, per via della cottura in forno, che tende a seccare maggiormente l'impasto. La pasta viene poi sormontata da crema pasticcera e amarene.
Il periodo delle zeppole è vicino a quello del Carnevale, quando abbiamo il trionfo delle frittelle e dei dolci fritti in generale: le castagnole, i tortelli, le chiacchiere, che ora si prediligono nella versione alleggerita delle chiacchiere al forno.
Molti di questi dolci della tradizione, come le zeppole di San Giuseppe, si guarniscono con crema pasticciera, ma solo le zeppole hanno quella particolate forma arrotolata, che ricorda un serpentello acciambellato, infatti pare che il loro nome derivi da serpula (dal latino "serpe").
Ricordano vagamente le zeppole, delle altre frittelle nate a molti km di distanza dalle zeppole napoletane. Sono gli Strauben, frittelle altoatesine dalla forma a chiocciola, arricchite da grappa.
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