Spolverati di zucchero, friabili e pieni di bolle i crostoli sono i ghiotti dolcetti di Carnevale che si preparano e gustano in Veneto e nel nord-est. Una ricetta facile a base di semplici ingredienti che ritroviamo nella tradizione, con le debite, leggere differenze di tutta Italia.Spolverizzate i crostoli ancora caldi con zucchero a velo e serviteli.Trascorso questo tempo prelevate una porzione di impasto, avendo cura di lasciare la parte restante avvolta nella pellicola alimentare per non farla seccare, quindi appiattitela prima con il matterello (o con le mani) e poi fatela passare attraverso la macchinetta sfogliatrice. Fatela passare più volte attraverso i rulli fino a ottenere una sfoglia sottile. Con una rotella dentellata tagliate la sfoglia in rettangoli e poi praticate uno o due tagli diagonali al centro di ognuno, senza mai arrivare ai bordi. Disponete via via le sfoglie così ottenute su una spianatoia appena spolverizzata di farina. Procedete nello stesso modo fino a terminare tutto l'impasto e friggete le sfoglie, pochi pezzi contemporaneamente, in abbondante olio di semi di arachidi bollente (portato alla temperatura di 170°). Fate dorare i crostoli in maniera uniforme, girandoli spesso con due forchette, quindi prelevateli con un mestolo forato e disponeteli ad asciugare su carta da cucina. Preparare i crostoli è molto semplice. Raccogliete in una ciotola la farina con lo zucchero, il burro ammorbidito e tagliato a pezzetti, le uova, la grappa e un pizzico di sale. Impastate il tutto, a mano o con la planetaria, unendo se necessario poco latte a temperatura ambiente per aggiustare la consistenza dell’impasto che dovrà apparire liscio, morbido ed elastico. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola alimentare e fatela riposare a temperatura ambiente per 30 minuti.A Venezia e Padova i crostoli si chiamano Galani: la ricetta è molto simile e presuppone lievi differenze di spessore della pasta e della forma che viene data alle sfogliette. I crostoli si preparano a Carnevale in tutte le regioni d'Italia, probabilmente sin dai tempi dei Romani, quando si gustavano le frictilia durante i Saturnali e i crustula: strisce di pasta dolce infornate o fritte.
E quindi con chiacchiere e frappe, bugie o lattughe, fiocchetti, maravillas e così via ovunque si gustano questi dolcetti fritti golosi, friabili e pieni di bolle. Ogni famiglia ha la sua ricetta del cuore che prevede l'impiego della scorza di limone o della vaniglia per aromatizzare, del vino bianco al posto del liquore dolce.
E se si vuole stare più leggeri o si segue una determinata dieta, per festeggiare comunque, si preparano le Chiacchiere al forno o le Chiacchiere senza glutine. I crostoli sono i tradizionali dolci fritti che si mangiano a Carnevale in Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Una ricetta semplice, con un impasto a base di uova, farina, zucchero, burro e grappa dal quale si ricavano le sfoglie, ritagliate in rettangoli smerlati e fritte.
Nessun commento:
Posta un commento