Il risotto zafferano, salsiccia e raspadüra è un primo piatto ricco di gusto: una ricetta che è espressione di sapori e tradizioni tipicamente lombardi. Si tratta di un risotto corposo che si apprezza per tutta la stagione fredda, perfetto per il pranzo della domenica come per una cena tra amici.Suddividete nei singoli piatti, completate con una generosa grattata di raspadüra e servite subito il risotto zafferano, salsiccia e raspadüra ben caldo.Dopo un paio di minuti aggiungete i pezzetti di salsiccia. A fine cottura togliete la casseruola dal fuoco, unite il grana, il burro e aggiustate di sale e pepe. Mantecate per bene, coprite con un coperchio e lasciare riposare per un paio di minuti.In una casseruola scaldate un filo d'olio, aggiungete la cipolla tritata finemente e fatela imbiondire. Unite il riso e fatelo tostare, quindi sfumate con il vino bianco. Aggiungete un mestolo di brodo vegetale bollente, abbassate la fiamma e procedete alla cottura del risotto come di consueto, unendo poco brodo alla volta quando il precedente è stato assorbito. A cinque minuti dal termine della cottura del riso aggiungete lo zafferano stemperato in poco brodo e mescolate.Per preparare il risotto salsiccia, zafferano e raspadüra iniziate a togliere il budello alla salsiccia e tagliatela a pezzetti. In una padella scaldate un filo d'olio e aggiungete la salsiccia, lasciandola rosolare fino a quando i pezzetti saranno ben dorati. Tenete da parte. Il risotto zafferano, salsiccia e raspadüra è un gran primo piatto. Una ricetta che esalta alcuni tra i più classici sapori della tradizione gastronomica lombarda. Ritroviamo infatti una versione semplificata del Risotto alla milanese - che con salsiccia diventa risotto alla monzese - ulteriormente arricchito dalla raspadüra, una tipicità delle zone di Lodi, Cremona e Pavia.
La raspadüra è il modo tradizionale in cui si serve il tipico formaggio grana che si produce a Lodi e nella bassa lombarda: le forme giovani, a bassa stagionatura fra i quattro e i sei mesi, vengono tagliate a metà e raspate cioè grattate in superficie con un particolare coltello orizzontale.
Le sottili sfoglie che ne derivano, la raspadüra appunto, fresche e dal sapore delicato, sono una prelibatezza da gustare con salumi, pane e buon vino o come complemento ai risotti, primi in genere e carpacci. Provate per esempio anche il Risotto con topinambur e raspadüra.
Un buon risotto non stanca mai, anche perché è una pietanza che si può preparare con un'infinità di ingredienti variamente abbinati fra loro, creando ogni volta un piatto nuovo. Tra quelli più originali perfetti per questo periodo troviamo sicuramente il Risotto alla melagrana e il Risotto ai mirtilli rossi.
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